La tesi del dottor Huber era che le malattie psichiche erano pura invenzione della società borghese: bisognava quindi lottare contro ogni forma di terapia e valorizzare la malattia psichica come strumento di lotta di classe. Da queste premesse nacque nel 1970 ad Heidelberg il Sozialistisches Patientenkollektiv (SPK). Il SPK non tardò ad entrare in conflitto con la psichiatria ufficiale con i suoi cinquecento membri messi sotto stretta sorveglianza della polizia. Accusati di essere collusi con la banda criminale Baader-Meinhof e i terroristi della Rote Armee Fraktion furono costretti a sciogliersi dopo l’arresto dello stesso Huber.
La sigla SPK tornerà dieci anni dopo agli antipodi della Germania quando Graeme Revell e Neil Hill, due operatori psichiatrici di Sydney, la useranno per il loro progetto musicale: nell’intento del duo l’elettronica industriale diventa lo strumento d’indagine per l’alienazione urbana e le sue conseguenze psichiche.