Patafonie

Se la patafisica, fondata da Alfred Jarry, è la scienza delle soluzioni immaginarie allora la patafonia è ricerca di suoni inauditi. I Pataphonie sono un quartetto francese composto da André Viaud, Bernard Audureau, Gilles Rousseau e Pierre Demouron autori di due LP nella seconda metà dei settanta.  Se il secondo, Le Matin Blanc, è orientato su suoni affini ai King Crimson di Red, è il primo, l’omonimo, oscuro, Pataphonie, formato da due lunghi inquieti e stranianti episodi strumentali a farli entrare nella Nurse With Wound list dal portone principale.

Improvvisazioni per ebdomanari

Uno dei tanti misconosciuti gioielli della Nurse With Wound list. Anno 1976: il settimanale comunista Politique Hebdo organizza una festa a Lione che vede la creazione collettiva e spontanea di diciotto musicisti provenienti da quella terra di mezzo tra jazz e avanguardia. Un’unica prova, con ragione sociale Opération Rhino, tutta da ascoltare.

La Luna Cinese

Costin Miereaunu nasce nel 1943 a Bucarest e studia musica prima a Parigi epoi a Darmstadt, allievo di Stockhausen e Ligeti. Acquisisce nel ’77 la cittadinanza francese e dal 1981 insegna alla Sorbona. Compositore di musica aleatoria e musica concreta nel 1975 incide per l’etichetta milanese Cramps di Gianni Sassi l’album Luna Cinese, composta da due lunghe tracce, un collage di voci sul lato A del vinile e un minaccioso strumentale sul lato B. Album finito dritto, manco a dirlo, nella lista dei Nurse With Wound.

Zappa alla francese

Compositore d’avanguardia, cantante, clarinettista, il francese Albert Marcoeur, classe 1947, viene definito come il Frank Zappa d’oltralpe. L’esordio è del 1974 e gli varrà  un posto nella sempre famigerata e benemerita Nurse With Wound list. Avanguardia e divertissement. Da ascoltare.

Sfogatevi bestie (Dischi da Ultima Spiaggia #4)

Molto prima di comporre la sigla della soap Beautiful Roberto Colombo sfornò l’ottimo Sfogatevi bestie, disco di jazz-rock entrato a far parte della famigerata Nurse With Wound list. Il disco, licenziato per l’etichetta Ultima Spiaggia che pubblicherà anche il successivo Botte da orbi, vedeva alle voci quel Marco Ferradini che arriverà alla stranotorietà con la celebre Teorema.

Il labirinto dei Dedalus

Gruppo di Pinerolo guadagnatosi la presenza nella Nurse With Wound list grazie a due eccellenti album, l’eponimo del 1973 e Materiale per tre esecutori e nastro magnetico del 1974, i Dedalus passarono dal jazz-rock degli esordi a territori elettronici e d’avanguardia. Difficile preferire l’uno o l’altro, ottimamente suonati, più originale sicuramente il secondo quando il gruppo da quartetto si era ridotto a trio.

Il poeta maldito

Durante la dittatura militare in Brasile fiorì un movimento musicale che univa impegno politico e sperimentazione generalmente noto come tropicalia o MPB (musica popular brasileira). Forti i legami con la poesia concreta degli anni cinquanta e con i poeti del Manifesto antropofago di Oswald De Andrade (l’illustre cugino De Andrade de La domenica delle salme di Fabrizio De André). Il cantautore Walter Franco fu tra coloro che maggiormente osarono lungo tali traiettorie. Ou nao è il suo album d’esordio, datato 1973 ed entrato a buon diritto nella celebre Nurse With Wound list.

Fior di jazz dai fiordi

Strepitoso disco di jazz, registrato dal chitarrista norvegese Terje Rypdal in compagnia di Bjørnar Andresen  al basso ed Espen Rud alla batteria, Min Bul viene registrato nell’autunno del 1970 ad Oslo e stampato in sole trecento copie. Per fortuna una di queste copie perviene alle orecchie dei Nurse With Wound che inseriranno il disco di Rypdal e soci nella famigerata lista che campeggia sulla copertina di uno dei loro primi dischi e divenuta nel tempo miniera di sconosciuti capolavori come questo disco.

 

Lo sterco del diavolo

Il simbolo del dollaro si trasforma in un infernale quadrupede cornuto. Moolah è termine slang che sta per denaro. Due oscuri musicisti newyorkesi nel 74 registrano a nome Moolah questo unico e disturbante LP Woe Ye Demons Possessed, degno di essere messo a fianco ai coevi dischi di krautrock. Concretismi ed elettronica assortita in questo album che si guadagnerà una menzione nella famigerata Nurse With Wound list. Da ascoltare con attenzione.

 

 

La precarietà è un cuneo nelle ossa (Dischi da Ultima Spiaggia #2)

“Quanto dura il mio minuto se devo fare settantacinque secondi in sessanta?”
La Rapsodia meccanica del calabrese Francesco Currà, operaio dell’Ansaldo di Genova, vede la luce nel dicembre del ’76 ovvero prima ancora che i Throbbing Gristle diffondessero il verbo della musica industriale (che in realtà era già stata inventata dai futuristi, dagli intonarumori di Luigi Russolo fino alla ‘Sinfonia delle sirene’, una composizione per masse di lavoratori, cannoni, idroplani e tutte le sirene delle fabbriche della città di Baku che il russo Arseny Avraamov mise in scena 7 novembre del ’22).
Nei roventi anni di piombo Currà mette in scena tutta l’alienazione del lavoro in fabbrica e i suoi ritmi omicidi declamando i suoi testi su un sottofondo di rumori tirati fuori direttamente dai suoi macchinari durante le lunghe ore di lavoro alla fresa. Il disco viene poi completato dai patterns di Roberto Colombo che, molto prima di comporre la sigla della soap Beautiful, aveva da poco licenziato per la comune etichetta Ultima Spiaggia l’ottimo Sfogatevi bestie, disco di jazz-rock entrato a far parte della famigerata Nurse With Wound list.