Suoni della ricostruzione

Il mondo non dovrebbe mai finire di ringraziare John Peel per le sue celebri sessions. Una miniera di meraviglie. Come ad esempio le prime due sessions dei New Order, in una fase ancora di ricostruzione dopo l’atroce perdita di Ian Curtis, tra i tentativi di Bernard Sumner di ricalcare il cantato di Ian e omaggi come la cover del brano reggae, amato da Ian, del giamaicano Keith Hudson. Il bello di queste registrazioni sta proprio in quell’andamento ondivago che poi prenderĂ  la strada, a me poco gradita, del synth-pop danzereccio.