I Tasavallan Presidentti, letteralmente il Presidente della Repubblica, sono stati tra i maggiori gruppi progressive finlandesi. Fondati nel 1969 dal chitarrista Jukka Tolonen e dal batterista Vesa Aaltonen e da un paio di membri dei Blues Section, Måns Groundstroem e Frank Robson, esordiscono lo stesso album con un album eponimo ma è del 1972 la loro prova migliore rappresentata dal disco Lambertland con Eeri Raittinen alla voce al posto di Robson e Pekka Pöyry ai fiati. Ottimo disco con in evidenza la pastorale Last Quarters che tanto mi fa pensare ai R.E.M. di Michael Stipe.
Una corona di spine poggiata sul palco tra la chitarra e le spie.
Così Emidio Clementi dei Massimo Volume ci ricordava di ricordare il compianto cantautore americano Vic Chesnutt, morto a soli 45 anni dopo una vita segnata da un terribile incidente d’auto che l’aveva costretto su una sedia a rotelle dall’età di 19. L’incidente era stato provocato dalla dipendenza all’alcool da cui riuscirà col tempo faticosamente a liberarsi. Sintomatico in tal senso il titolo del suo terzo disco Drunk, registrato in un perenne stato di ubriachezza. Non riuscirà invece Chesnutt a liberarsi da quei demoni che lo porteranno a tentare più volte il suicidio, sempre sventato, fino all’ultimo, fatale.
Scoperto ad Athens dall’illustre concittadino Michael Stipe, cantante dei R.E.M. che produrrà i suoi primi dischi e divenuto beniamino di tanti musicisti, dagli Smashing Pumpkins a Madonna, per i suoi testi poetici e spesso dolentemente autobiografici, Vic Chesnutt si inoltrerà anche in territori altri come quando nel 2007 registrerà l’album North Star Deserter con i canadesi Thee Silver Mt. Zion Memorial Orchestra e il chitarrista dei Fugazi Guy Picciotto che aggiungeranno un’eroica drammaticità alle sue canzoni.