Il soldato col pennarello rosso

Mayo Thompson ha vissuto due vite musicali: la prima negli anni sessanta, alla guida dei Red Crayola (poi Red Krayola a causa della denuncia della nota azienda produttrice dei famosi pennarelli). Gruppo leggendario che con le estreme free-form freakout del disco d’esordio The parable of arable land in cui suonavano un centinaio di amici del gruppo tra cui Roky Erickson dei 13th Floor Elevators, portarono alla ribalta la folle scena psichedelica texana.
La seconda sul finire degli anni settanta, quando Mayo, nel frattempo al lavoro come produttore per l’etichetta londinese Rough Trade, diventa chitarrista dei Pere Ubu cui,  se mai gliene fosse mancata a David Thomas e soci, dà un grande impulso creativo e rispolvera la storica sigla Red Crayola per l’ottimo Soldier Talk un disco dalle sonorità prettamente new wave dove sono proprio gli Ubu al completo a fargli da backing-band.

La fabbrica dei robot

Formatisi a Birmingham  negli anni settanta e capitanati dai fratelli Godfrey, ribattezzatisi Epic Soundtracks e Nikki Sudden, gli Swell Maps sono stati una delle band più originali del post-punk britannico. Bastarono un paio di singoli per essere notati dal DJ John Peel, che li convocò a una memorabile session alla BBC nell’ottobre del ’78, e dal genio di Mayo Thompson, nel periodo in cui, messa da parte l’esperienza freak-out e psichedelica dei texani Red Crayola, lavorava per l’etichetta londinese Rough Trade e produsse il primo memorabile LP A Trip to Marineville. Il secondo LP Jane from Occupied Europe, uscito per la Secretly, rincarò ancora la dose di quel post-punk fantasioso minato da mille eterogenee trovate che attingevano alla musica industriale, alla psichdelia, al krautrock.

 

Il suono della sabbia

Non pago della modern dance dei suoi Pere Ubu, negli anni ottanta, il pingue cantante David Thomas, arruola il meglio dell’intelligencija musicale per continuare il suo destrutturante programma artistico: Mayo Thompson dei Red Crayola, Richard Thompson dei Fairport Convention, Chris Cutler, John Greaves e Lindsay Cooper degli Henry Cow oltre ad altri ex ubu-iani accompagnano gli spericolati equilibrismi vocali di Thomas. Un’ottima serie di album dove spiccano soprattutto The sound of the sand (1982) e Monster walks the winter lake (1986).