A.B. Normal ?

The Bonzo Dog Doo Dah Band: la lunga tradizione del music-hall britannico perfettamente concentrato e sublimato in questa formazione nata tra studenti d’arte nel 1962 e capace di rielaborare con fare ironico e grottesco tutti gli stilemi musicali. E non solo. Parte integrante dei loro spettacoli erano i travestimenti, le barzellette, le pantomime inscenate sul palco. Non casuali quindi le loro apparizioni cinematografiche (eseguiranno Death-cab for Cutie alla fine di Magical Mystery Tour dei Beatles, grandi fans della Bonzo Dog Band) e televisive (nel ’68 sono protagonisti del programma per bambini Do not adjust your set). Una follia contagiosa che è giunta fino ai nostri giorni e ai concerti con l’esilarante Theremin-leg, un theremin travestito da gamba di manichino!

La locomotiva

“Ho sempre amato le locomotive con passione; per me sono esseri viventi, e le amo come altri possono amare le donne o i cavalli. Nel “Pacific” quello che ho cercato di fare non è l’imitazione dei rumori della locomotiva ma la traduzione d’un’impressione visiva e di un godimento fisico in una costruzione musicale. La composizione parte da una contemplazione oggettiva: il respiro tranquillo della macchina in riposo, lo sforzo dell’avviamento, e poi il progressivo aumento della velocità finché si arriva allo stadio lirico o patetico di un treno di trecento tonnellate lanciato in piena notte a 120 all’ora. Ho scelto a oggetto della composizione la locomotiva di tipo “Pacific n. 231″ per i convogli pesanti dalle grandi velocità”.
Pacific 231 è la composizione, scritta nel 1923, più nota del compositore svizzero Arthur Honegger stretta parente della musica futurista italiana e russa e antesignana della musica industriale. Oltre che comporre per orchestra negli anni trenta Honegger comporrà anche musiche per Onde Martenot (la tastiera parente del theremin) in particolare per il mediometraggio animato di Bertolt Bartosch L’idée, in pratica un documentario politico di matrice socialista.

Il collezionista di suoni

Henry Cowell è stato un grande musicista americano: tra il 1912 ed il 1930 introdusse tecniche esecutive che saranno alla base del pianismo d’avanguardia: clusters di note, aggregati sonori eseguiti con l’avambraccio, con il pugno o con la mano piatta, manipolazione diretta delle corde del pianoforte. Non gli furono neppure estranei i primi vagiti dell’elettronica: nel ’30 commissionò a Leon Theremin, l’inventore dell’omonimo strumento, la costruzione di un poliritmofono, una particolare tastiera capace di eseguire sedici differenti ritmiche contemporaneamente.

Anima inquieta, Cowell nel 1931 è a Berlino a studiare musica indiana e balinese. Comincia a incorporare nelle sue composizioni elementi sempre più eterogenei provenienti da Asia e Africa: un’esplorazione che continuerà senza sosta per tutta la sua vita anche negli anni durissimi del carcere: nel ’36 con l’accusa di essere bisessuale fu condannato a dieci anni di reclusione per reati contro la morale.