Leggenda narra che solo 11 delle 213 copie stampate nel 1972 furono vendute. Insomma un fiasco colossale per l’ellepì etichetta BU 1-72, unica uscita della fantomatica Bunker Records, copertina nera, militaresca silhoutte e la scritta, in goticissimi caratteri tipografici, German Oak . Poi la riscoperta in anni recenti di un disco la cui storia merita essere raccontata: durante le Olimpiadi di Monaco, quelle che saranno ricordate per l’irruzione di un commando palestinese nel villaggio olimpico e conclusasi nel sangue, sei ragazzi di Dusseldorf si chiudono in un rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale per rivivere l’esperienza dei loro genitori durante i pesantissimi bombardamenti alleati. Bombardamenti spesso assolutamente inutili come quelli su Dresda esemplarmente raccontati da Kurt Vonnegut in Mattatoio 5. Lì sotto, i sei registrano un disco strumentale che con poca fantasia potrei definire di claustrofobica psichedelia.