Georgia in his mind

Nel 1970, Marion Brown, dopo varie esperienze sonore in America e in Europa, torna negli Stati Uniti e comincia a insegnare musica in una scuola elementare. Lì lascia i bambini liberi di costruirsi i loro strumenti. Intanto compone il primo di tre dischi dedicati alla natia Georgia, Afternoon of a Georgia Faun, dove tra gli strumenti utilizzati c’è n’è anche uno realizzato dallo stesso Brown con coperchi di pentole. All’album partecipano Anthony Braxton, Bennie Maupin, Chick Corea e la cantante Jeanne Lee. Seguiranno nel 1973, Geeche Recollections e l’anno seguente Sweet Earth Flying.

Una cospirazione lunga mezzo secolo

Invidio chi ha sentito pochi dischi e riesce a sorprendersi ad ogni nuovo ascolto. Oramai mi capita di rado ma capita. Qualche notte fa, mentre ero al volante, la mia adorata Controradio mi ha fatto sobbalzare: con mezzo secolo di ritardo ho fatto conoscenza di Jeanne Lee, cantante jazz, compositrice e poetessa. Il suo primo album solista, Conspiracy, viene registrato nel 1974. Affiancata dal marito Gunter Hampel, vibrafonista tedesco, Sam Rivers al sax, Jack Gregg al contrabbasso, Perry Robinson al clarinetto, Mark Whitecage al clarinetto alto, Allan Praskin al clarinetto, Marty Cook al trombone e Steve McCall alla batteria, il disco travalica il genere jazz e si dispiega in un caleidoscopio di suoni dove la voce multiforme di Jeanne Lee si erge ad assoluta protagonista. Da ascoltare!