Il massimo successo dei Meat Puppets è l’album Too High to Die, pubblicato nel 1994 dopo il clamoroso successo del concerto unplugged dei Nirvana che per l’occasione ospitarono i fratelli Kirkwood, insieme due terzi della band di Phoenix, ed eseguirono ben tre brani dal loro secondo LP, risalente al 1983 e pubblicato dopo un ipercinetico primo EP che condensava cinque tracce nello spazio di complessivi cinque minuti e sedici secondi e un primo album dove stavolta si incrementava il minutaggio ad una media di un minuto e mezzo a brano!
Inseriti a torto nel carrozzone del grunge la loro musica era quella dell’hardcore mediato dal country e dalla psichedelia. Ricordo una intervista dell’epoca in cui dichiaravano che mentre a Seattle c’erano i salmoni, in Arizona c’era il sole che rendeva tutti schizzati. E non si può che convenirne e andarsi a riascoltare quel Meat Puppets II che tanto piaceva a Kurt Cobain.