La geografia è destino

“So che la geografia è destino, la storia non si fa, signorile, a tavolino” (Giovanni Lindo Ferretti da Orfani e vedove, P.G.R.)

Il Kurdistan è una nazione che non ha confini che la separano da altri stati ma viene attraversata, come da devastanti cicatrici, da quelli di Siria, Turchia, Iran e Iraq che si sono visti assegnare dalla storia, mai galantuoma, fette mal ritagliate di quel vasto territorio in cui i curdi non sono padroni della loro casa ma ospiti mal sopportati.

Da profanissimo di musica tradizionale mi sono imbattuto nell’ascolto di un intenso concerto tenuto a Teheran dal musicista iraniano Kayhan Kalhor, ma di origine curda, Khayan Kalhor in duo con il turco Erdal Erzincan. Il primo suona il tradizionale kamancheh, il secondo il baglama. La musica persiana e turca come leva per abbattere i confini.

Risonanze

“Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro–verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione.”

(Guida galattica per autostoppisti)

Leggo l’incipit del libro di Douglas Adams e un’interferenza spaziotemporale mi fa risuonare in testa quella razza umana che adora gli orologi e non conosce il tempo di ferrettiana memoria. Abbiate cura del vostro tempo.

Guardali negli occhi

Materiale Resistente fu pubblicato nel 1995 nel cinquantenario della Liberazione. Attorno ai C.S.I. di Giovanni Lindo Ferretti e soci coagularono tutta una serie di gruppi più o meno legati al consorzio in una rivisitazione più o meno fedele di canzoni della Resistenza. Oltre al disco fu organizzato un concerto a Correggio e girato un film documentario con la regia di Guido Chiesa e Davide Ferrario. Come spesso accade con queste operazioni non tutta la compilazione risulta a fuoco e ben amalgamata ma tanti sono i momenti capaci di creare il necessario cortocircuito tra il tempo presente e quello passato di necessario e doveroso ricordo.