La guerra fredda

Il post-punk britannico attecchì rapidamente in Francia e Siouxie fu la madrina riconosciuta della scena locale etichettata come cold-wave. A Lille si formò il quartetto dei Guerre Froide che vivacchiò un paio d’anni al principio degli ottanta: un tour, un album (Cicatrice) e un 12″ eponimo. Tempo di guerra fredda e di blocchi contrapposti, forte l’immaginario del Muro e della capitale tedesca divisa, fresca la lezione della trilogia berlinese di Bowie: il 12″ conteneva l’ottima Demain Berlin che in tempi di Youtube è ritornata a galla dando alla band di Yves Royer, Gilbert Deffais, Patrick Mallet e Fabrice Fruchart la celebrità postuma.

Nell’inferno del pachinko (Made in Japan #18)

Ho capito quanto fosse azzeccata l’associazione dell’inferno con il pachinko quando sono entrato in una delle tante sale di Tokyo dedicate al diabolico gioco. Corridoi assordanti di luci intermittenti dove giocatori di ogni età, fianco a fianco, fissano queste piccole sferette metalliche di questi incroci aberranti di flipper e slot-machine.

In the Hell of patchinko è la registrazione di un concerto tenuto a Tokyo nel 1991 dai francesi Mano Negra che, per la loro musica incrocio di generi, coniarono il termine patchanka, titolo tra l’altro del loro esplosivo album d’esordio.