Lou fa il lo-fi

Il punto più alto (o meglio sarebbe dire più basso) del loro travagliato rapporto di vittima e carnefice si consumò quando il tiranno J Mascis ordinò sadicamente al povero Lou Barlow di urlare a ripetizione e fino allo sfinimento quel “Why don’t you like me?” che chiude l’album Bug, secondo e ultimo capolavoro dei Dinosaur Jr dopo You’re living all over me. I due con il batterista Murph, altra vittima del despota J, avevano ridefinito un nuovo sound chitarristico ipercinetico e dai volumi insostenibili. Scrollatosi di dosso l’ombra pesantissima del chitarrista, Lou cominciò a percorrere tra luci ed ombre la strada del lo-fi con i suoi Sebadoh.

La piaga emozionale

‘The Emotional Plague’ è un disco splendido,  scoperto con almeno una decade di ritardo perché snobbato anche dai presunti alternativi dei miei stivali. Fu uno degli ultimi titoli licenziati dalla gloriosa Homestead Records che negli anni ottanta aveva per le mani band come Sonic Youth e Dinosaur Jr prima di chiudere i battenti nel 1996.

Il disco contiene un’ora di musica onirica e inquieta da mandare in loop per farsi riaprire ogni volta le piaghe dell’anima e rappresenta lo zenit compositivo e insieme il canto del cigno di un gruppo cazzone a cominciare da quella bislacca denominazione sociale, i ‘Supreme Dicks’, da Amherst, Massachusets, che impiegò quasi dieci anni ad affermarsi e moltissimo meno per far perdere le tracce. Come si conviene ai sogni dopotutto.