Quattro grandi punti (esclamativi)

“Our airplane, flies high, and higher / Our airspace, looks right, it’s perfect, from up here / We touch down, we come down, completely, full of fear / They meet us, good people, they’re right here / Their island, their palace, makes us high, and higher / Catania, so full, soulful, gigantic”

Quattro album e due EP condensano la carriera dei June of ’44 da Louisville, Kentucky. Jeff Mueller proveniva dai Rodan, Doug Scharin dai Codeine e già questo basterebbe come (ottima) referenza. Il resto della band era formata da Sean Meadows e Fred Erskine. Alla matrice math-rock degli Slint aggiunsero maggior cromatismo sonoro e gusto per la melodia. Four great points uscito nel 1998 per la Quarterstick resta probabilmente la loro prova migliore ma ci sarebbe veramente l’imbarazzo della scelta.  Dopo un silenzio ultradecennale saranno tra pochi giorni in Italia, paese da loro amato (come testimoniato dalla loro Southeast of Boston su Anahata).

Sciroppo per la tosse

“When I see the sun / I hope it shines on me / And gives me everything… well, almost / Some people seem / To be just small hard peas / Sometimes I think it’s me” (da Pea)

La codeina è un alcaloide usato negli sciroppi per calmare la tosse. I dischi dei Codeine godono delle stesse proprietà: ti entrano dentro, ti sciolgono le vie respiratorie e lentamente ti fanno scivolare nella dolcezza del sogno.

Formatisi a Chicago nel 1989 e durati il tempo di un paio di album, i Codeine di John Engle (chitarra), Chris Brokaw (batteria, poi rimpiazzato dal futuro June of ’44 Doug Scharin) e Stephen Immerwahr (basso e voce) di fatto approdarono a quello slowcore che in Europa avrebbe avuto come massimi esponenti i Talk Talk al culmine del loro processo di sottrazione sonora.