L’inverno svapora ma tornerà puntuale come kepleriana abitudine. Poi verrà l’estate e sarà difficile odiarla dopo l’imposta reclusione primaverile. Ma non verrà meno l’amore incondizionato per il brano di Bruno Martino che qui rispolvero in una versione di 17 minuti di Chet Baker, il grande trombettista americano che recluso, nel carcere di Lucca, lo fu davvero: ben sedici mesi dopo l’arresto in un autogrill avvenuto nel 1960 proprio l’anno in cui Martino pubblicava la sua hit.
Pare che i ragazzini andassero sotto le mura del penitenziario di San Giorgio per sentire la sua tromba. Chissà se già allora suonasse l’Estate.