Prima del grunge ci furono i Gronge. E ci sono ancora dopo oltre trent’anni sempre misconosciuti e sempre alle prese col loro technopunkcabaret (la definizione è loro e così non ho la solita angoscia di dover appioppare l’etichetta giusta). La loro musica coraggiosa e bislacca e per il sottoscritto spesso insopportabile veicolava testi mai banali come nel capolavoro dedicato a Giovanni Trapattoni e al suo calcio operaio. E all’epoca celebre per richiamare dalla panchina i suoi giocatori con gli inconfondibili fischi a due dita. Non era all’epoca ancora emigrato in Germania dove, alla guida del Bayern Monaco, diventerà virale il suo sfogo in tedesco maccheronico contro il malcapitato Strunz.