L’arcipelago sonoro

André Boucourechliev nasce a Sofia, in Bulgaria, nel 1925. Studia a Parigi, in seguito otterrà anche la cittadinanza francese e approfondisce i suoi studi a Milano con Berio e Maderna e negli Stati Uniti con Cage. Più noto come musicologo che come compositore, ha scritto libri su Schumann, Chopin, Beethoven, si è cimentato negli anni ’50 con la musica elettronica in quel laboratorio unico che è stato il Groupe de Recherche Musicale di Parigi. Notevole la serie degli Archipels, composti negli anni sessanta e settanta, e le cui partiture indagano i limiti della libertà espressiva dei musicisti: ogni esecuzione è diversa dall’altra senza però mai cadere nell’aleatorietà.

 

Un serialista concreto

Compositore capace di spaziare dalla musica seriale a quella sacra, Claude Ballif (1924 -2004), studia negli anni cinquanta a Darmstadt con Pierre Boulez, Bruno Maderna, Luciano Berio, Luigi Nono e Karlheinz Stockhausen. Nei primi anni ’60 avviene l’incontro con il  Groupe de Recherches Musicales di Pierre Schaeffer che porterà alla creazione di Étude au ressort e Points, Mouvements,  composizioni nate dalla manipolazione di nastri magnetici.