Ci si ricorda sempre dei Melvins perché erano di Aberdeen, stato di Washington, la stessa città di Kurt Cobain, e dei loro rapporti con i Nirvana: dal batterista Dale Crover, presente in alcune tracce di Bleach, al frontman Buzz Osborne che presentò Krist Novoselic al biondo cantante assurto poi, suo malgrado, ad agnello sacrificale su cui edificare la rumorosa chiesa del grunge. Ma la stessa musica dei Nirvana, specie agli esordi, deve tanto alla lezione dei Melvins, power-trio dal passo cingolato, un carrarmato che marcia da decenni su ritmi sabbathiani come nel paradigmatico EP Lysol del 1992, un unico flusso di trenta durissimi minuti di musica.