I semi cattivi di Re Inchiostro
I semi cattivi di Nick Cave cominciano a germogliare nel 1979 nella lontana Melbourne. Nomi rassicuranti come The Boys Next Door e The Birthday Party fanno da copertura a un post-punk degradato che affiora da melme blues. Partono da qui Nick Cave e il fido Mick Harvey, insieme a Rowland Howard, Tracy Pew e Phil Calvert per dare l’assalto alla vecchia Europa prima di disintegrarsi all’ombra del muro di Berlino.
Punk e Islam
“Kebabträume in der Mauerstadt / Türk-kultur hinter Stacheldraht / Neu Izmir in der DDR / Atatürk der neue Herr / miliyet für die Sowjetunion / in jeder Imbißstube ein Spion / ein ZK-Agent aus Türkei / Deutschland Deutschland / Alles ist vorbei / Wir sind die Türken von morgen” (*)
Quando nel 1961 sulla faccia di Berlino comparve l’oscena cicatrice del muro il quartiere di Kreuzberg diventò un vero e proprio cul de sac. Tre lati su quattro si erano ritrovati ad avere come orizzonte cemento armato e filo spinato. Così Kreuzberg si svuotò e fu presto occupato da immigrati turchi e punk di mezza Europa. Fu in questo clima che nacquero esperienze musicali eterogenee dai D.A.F. ai nostrani CCCP. E fu qui, in Oranienstrasse che sul palco del piccolo locale SO36 passarono i martelli pneumatici degli Einsturzende Neubauten e il sudore e gli sputi di Iggy Pop e Nick Cave.
(*) Sogni di kebab nella città del Muro / la cultura turca dietro il filo spinato / Una nuova Smirne nella DDR / Atatürk è il nuovo dominatore / milita per l’Unione Sovietica / una spia in ogni birreria / un agente del ZK dalla Turchia / Germania, Germania, è tutto finito / Siamo i turchi di domani)
Il collezionista di suoni
Henry Cowell è stato un grande musicista americano: tra il 1912 ed il 1930 introdusse tecniche esecutive che saranno alla base del pianismo d’avanguardia: clusters di note, aggregati sonori eseguiti con l’avambraccio, con il pugno o con la mano piatta, manipolazione diretta delle corde del pianoforte. Non gli furono neppure estranei i primi vagiti dell’elettronica: nel ’30 commissionò a Leon Theremin, l’inventore dell’omonimo strumento, la costruzione di un poliritmofono, una particolare tastiera capace di eseguire sedici differenti ritmiche contemporaneamente.
Anima inquieta, Cowell nel 1931 è a Berlino a studiare musica indiana e balinese. Comincia a incorporare nelle sue composizioni elementi sempre più eterogenei provenienti da Asia e Africa: un’esplorazione che continuerà senza sosta per tutta la sua vita anche negli anni durissimi del carcere: nel ’36 con l’accusa di essere bisessuale fu condannato a dieci anni di reclusione per reati contro la morale.
La guerra fredda
Il post-punk britannico attecchì rapidamente in Francia e Siouxie fu la madrina riconosciuta della scena locale etichettata come cold-wave. A Lille si formò il quartetto dei Guerre Froide che vivacchiò un paio d’anni al principio degli ottanta: un tour, un album (Cicatrice) e un 12″ eponimo. Tempo di guerra fredda e di blocchi contrapposti, forte l’immaginario del Muro e della capitale tedesca divisa, fresca la lezione della trilogia berlinese di Bowie: il 12″ conteneva l’ottima Demain Berlin che in tempi di Youtube è ritornata a galla dando alla band di Yves Royer, Gilbert Deffais, Patrick Mallet e Fabrice Fruchart la celebrità postuma.