Degli infiniti eliocentrici mondi

Troppo spesso la mia smania di completista mi porta ad ascoltare intere discografie, con tanto di rarità e scarti più o meno evitabili. Ma di fronte alla messe sterminata di album realizzati da Sun Ra devo dichiararmi sconfitto in partenza e abbandonarmi all’ascolto pescando qua e là  che in fondo ci si azzecca sempre: che si caschi nel jazz più  convenzionale, nel free-jazz o in contesti più sperimentali si casca sempre bene perché  sotto gli abiti spazial-orientaleggianti di quel gran mattacchione, che ha sostenuto per una vita di essere andato su Saturno e con una sicumera tale da finire nel ’71 a tenere un corso di filosofia a Berkeley, si nascondeva un musicista geniale.

Il cuore è uno zingaro (d’Atlante con un fiore a New York)

Inseriti a torto nel calderone del progressive italico i N.A.D.M.A. (Natural Arkestra De Maya Alta) vantano una discografia composta da soli due dischi: Come uno zingaro di Atlante con un fiore a New York realizzato in studio nel 1973 e un live dello stesso anno, Paura, edito solo nel 2006.

Le radici della musica dei N.A.D.M.A. vanno cercati, non nel prog, ma nel free jazz (dalla Arkestra di Sun Ra ai lavori di Don Cherry con cui il leader dell’ottetto, Marco Cristofolini aveva suonato). Una musica camaleontica che incorpora temi etnici, orientali e africani, senza mai farsi world-music.