Cartoline dal vecchio West

I Quicksilver Messenger Service di John Cipollina vengono sempre annoverati come terzo gruppo della scena acid-rock di San Francisco. Certo a ragione: non possedevano la sensualità di una Grace Slick e la capacità di sfornare grandi canzoni dei Jefferson Airplane né tanto meno musicisti della caratura dei Grateful Dead (capaci di passare dalla più lisergica psichedelia all’avanguardia della musica concreta). Più fisici nelle loro jam infuocate i Quicksilver Messenger Service non sono stati capaci di grandi prove in studio ma hanno lasciato un meraviglioso live, Happy Trails uscito nel 1969, tratto da due serate ai mitici Fillmore e sublimato nella lunga cavalcata di Calvary.

La farfalla del giardino dell’Eden

Gli Iron Butterfly dell’organista e cantante Doug Ingle saranno ricordati quasi esclusivamente per quell’incredibile lato B del loro secondo LP pubblicato nel 1968 per la ATCO Records. La facciata del vinile era occupata interamente dal  lunghissimo brano che dava il titolo all’album. In-A-Gadda-Da-Vida coi suoi diciassette minuti in cui si rilegge l’acid-rock californiano e si dettano le future coordinate dell’hard-rock e dell’heavy-metal tra febbrili note d’organo ed epidermici riff di chitarra dell’allora diciottenne chitarrista Erik Brann.