Originaria dello Iowa, la poco più che ventenne Patty Waters, registrò il suo disco di debutto per l’etichetta ESP-Disk grazie ai buoni uffici del sassofonista free-jazz Albert Ayler che ne intuì le doti ascoltandola in un club di New York.
Mentre la prima parte dell’album Patty Waters sings presenta brevi canzoni dolenti nel solco della tradizione jazzistica, la seconda facciata comprende un’unica lunga traccia in cui la voce si libera progressivamente facendosi grido, lamento, rantolo per poi perdersi nel gorgo nero del silenzio.