Molto ma molto molto prima di essere rimandato a casa in malo modo da Sanremo, facendo a seconda dei punti di vista la figura dello sprovveduto o del furbo di tre cotte per essersi presentato con l’impresentabile Castoldi, il buon Cristian Bugatti al secolo Bugo (de)cantava di quanto spettacolare fosse stare a casa.
Erano i primissimi anni zero e ricordo di averlo conosciuto allorché apriva un concerto alla FLOG di Firenze. Mi colpì per una bislacca canzone sugli spermatozoi e quel miscuglio di generi che testimoniava sotto sotto un cantautore non banale.